Sommario
- Baba Vanga: da veggente locale a oracolo globale del caos
- La “nuova luce nel cielo”: nave extraterrestre o fenomeno cosmico?
- UFO, guerre e un pianeta con i nervi a pezzi
- Destino scritto o specchio delle nostre ombre?
- Allora, cosa facciamo con tutto questo?
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La miscela perfetta perché metà pianeta non chiuda occhio: una veggente cieca, extraterrestri, guerre e un anno carico di tensione globale.
Profetia, suggestione collettiva o entrambe le cose insieme?
Come astrologa e psicologa, ti dico una cosa: quando il mondo si sente sull’orlo del collasso, le profezie non si leggono solo; si vivono sulla propria pelle. E questo spiega perché Baba Vanga è tornata prepotentemente sulle prime pagine.
Baba Vanga: da veggente locale a oracolo globale del caos
Baba Vanga, nata in Bulgaria nel 1911 e morta nel 1996, iniziò come guaritrice e veggente molto amata nella sua regione. Poco a poco, politici, militari e gente comune iniziarono a consultarla.
Le sono attribuite presunte predizioni come:
- La caduta dell’URSS
- Il disastro di Chernobyl
- Lo tsunami del 2004 in Asia
- Gli attacchi dell’11 settembre
Problema? Lei ha lasciato quasi nulla di scritto. Altri annotavano le sue visioni, spesso anni dopo.
Come ricercatrice del simbolismo e della mente umana, questo mi colpisce: quando non esiste una registrazione diretta, memoria e paura riempiono i vuoti.
Eppure, la figura di Baba Vanga è cresciuta così tanto che oggi la paragonano a Nostradamus. E ogni volta che il mondo entra in crisi, qualcuno tira fuori una sua “nuova profezia” dal cilindro.
La “nuova luce nel cielo”: nave extraterrestre o fenomeno cosmico?
Secondo sua nipote e altri stretti collaboratori, Baba Vanga avrebbe detto che nel 2025 l’umanità vedrà una
“nuova luce nel cielo” durante un evento sportivo di massa, visibile da tutto il mondo.
Non indicò paese, città o torneo. Perciò le speculazioni volano:
- Finali di calcio internazionali
- Gran premi di Formula 1
- Giochi multisport, tornei di tennis d’élite, ecc.
La cosa più interessante è ciò che le viene attribuito come “messaggio” di quella luce:
Non sarebbe un annuncio di distruzione, ma un’apparizione che porterebbe
risposte sull’esistenza umana.
Cioè, più rivelazione che invasione.
Come astrologa, questo risuona con qualcosa di tipico dei grandi transiti di Urano e Nettuno: improvvise irruzioni di informazioni che obbligano a cambiare la visione del mondo. UFO? Dati scientifici? Entrambi?
Qui entra in scena il famoso oggetto
3I/ATLAS.
Cos’è 3I/ATLAS e perché molti lo collegano a Baba Vanga? Nel luglio 2025, un telescopio in Cile ha rilevato un oggetto interstellare chiamato 3I/ATLAS:
- Diametro approssimativo: circa 20 km
- Velocità: oltre 200.000 km/h
- Traiettoria iperbolica: viene da fuori del Sistema Solare e non ritorna
È il terzo oggetto interstellare rilevato, dopo ‘Oumuamua e 2I/Borisov.
Ed è qui che è iniziata la storia.
L’astrofisico Avi Loeb ha suggerito che
potrebbe trattarsi di una sonda aliena, come aveva già insinuato con ‘Oumuamua. Diversi scienziati hanno reagito rapidamente e con molta ironia:
- L’astronoma Samantha Lawler lo ha definito un semplice cometa interstellare.
- Chris Lintott e altri astronomi hanno insistito che non mostra segni di fabbricazione artificiale.
La comunità astronomica chiede calma: finora, 3I/ATLAS si comporta come un corpo naturale, non come una nave spaziale.
Ma certo, l’annuncio arriva vicino a un anno carico di speculazioni su “luci nel cielo” ed eventi globali. La mente umana collega i punti; la logica spesso arriva in ritardo.
E se la “luce” non fosse una nave? Molte interpretazioni della profezia puntano a fenomeni astronomici:
- Una possibile supernova visibile dalla Terra, come la famosa stella T Coronae Borealis.
- Tempeste di meteore particolarmente intense.
- Aurore boreali visibili a latitudini insolite per tempeste solari estreme.
Come astrologa vedo una sfumatura interessante: in linguaggio simbolico, “nuova luce nel cielo” può anche descrivere
una scoperta scientifica che cambi la visione del cosmo.
Per esempio: rilevamento chiaro di atmosfera abitabile su un esopianeta, o segnali chimici che indichino vita microbica fuori dalla Terra.
Qui entra un’altra figura mediatica:
Athos Salomé, il cosiddetto “Nostradamus vivente”, che sostiene che il contatto con gli extraterrestri non arriverà con una nave che atterra in uno stadio, ma attraverso:
- Dati del telescopio James Webb
- Documenti classificati declassificati dai governi
- Segnali indiretti, non un disco volante in mezzo a una finale
Dal punto di vista psicologico, questo ha senso: l’umanità teme ciò che immagina come invasione, ma in realtà la cosa più probabile è qualcosa di noiosamente tecnico: articoli scientifici, spettri luminosi, tabelle e conferenze stampa.
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UFO, guerre e un pianeta con i nervi a pezzi
La questione non finisce nel cielo. Le presunte predizioni di Baba Vanga per questi anni includono anche:
- Rischio di gravi conflitti militari, con riferimenti ad armi di grande potenza.
- Menzioni a “grandi potenze in collisione” e cambiamenti di confini.
- Avvertimenti sull’uso irresponsabile di nuove tecnologie.
In alcune versioni poco affidabili le vengono attribuite frasi su una Terza Guerra Mondiale, conflitti nucleari o attacchi chimici.
Storicamente molte di queste affermazioni sono apparse
dopo momenti di tensione geopolitica.
Cioè: la profezia si adatta alla paura del momento.
Oggi vediamo:
- Guerra e tensione in varie regioni del mondo.
- Corsa agli armamenti tecnologici: droni, cyberattacchi, IA militare.
- Blocchi di potere che competono per risorse, energia e controllo tecnologico.
Come astrologa molti di questi climi corrispondono a cicli di
Plutone (potere, controllo, distruzione) e
Marte (guerra, impulso, attacco) in segni chiave.
Come psicologa vedo un’altra cosa: quando la gente si sente intrappolata tra guerre, inflazione, clima estremo e notizie sugli UFO, il cervello entra in modalità “tutto o niente”.
E lì le profezie apocalittiche si insinuano con una facilità brutale.
E gli UFO ufficiali? Viviamo un tempo unico: governi che prima ridevano degli UFO ora parlano di
UAP (Fenomeni Aerei Non Identificati).
Negli ultimi anni:
- Il Pentagono ha pubblicato video di oggetti che manovrano in modo molto strano.
- Piloti militari hanno segnalato incontri con oggetti che non comprendono.
- Gli scienziati parlano più di “anomalie” che di “dischi volanti”.
Circolano anche versioni su:
- Materiali “non umani” recuperati in poligoni o zone militari.
- Possibili annunci presidenziali sulla vita extraterrestre.
- Voci intorno a figure come Donald Trump, che presumibilmente saprebbe più di quanto dice.
La miscela di fughe di notizie, silenzi ufficiali e mezze verità crea qualcosa di molto potente: un terreno fertile perfetto perché le profezie di Baba Vanga sembrino confermarsi ogni settimana.
Nel mio studio più di una persona mi ha già detto:
“Se Vanga ha parlato di guerre ed extraterrestri, non sarà che tutto questo è già scritto?”
E io rispondo spesso:
“Ciò che è scritto sono le nostre paure; come le usiamo dipende ancora da noi”.
Destino scritto o specchio delle nostre ombre?
Quando si analizzano con attenzione le predizioni di Baba Vanga si vede qualcosa di chiave:
- Molte sono formulate in modo simbolico, aperto, senza date precise.
- La maggior parte è conosciuta tramite terze persone, non da scritti suoi.
- Le interpretazioni cambiano con ogni decennio e con ogni nuova crisi.
Dal punto di vista psicologico le profezie funzionano come
schermi dove proiettiamo la paura di:
- L’ignoto (extraterrestri, fenomeni cosmici).
- Perdere il controllo (guerre, crolli economici).
- Che qualcuno “laggiù” decida il nostro futuro.
Allora, cosa facciamo con tutto questo?
Ti propongo tre cose molto concrete:
- Usa le profezie come metafore, non come catene.
Possono ispirare riflessione, ma non devono dettare la tua vita.
- Guarda il cielo ma anche il terreno.
Preoccupati degli extraterrestri se vuoi, ma anche di come parli a te stesso, come tratti gli altri e cosa fai con la tua paura.
- Senza negare né inghiottire tutto.
Mantieni una mente aperta alla possibilità di vita in altri mondi, ma anche un criterio critico verso voci, titoli sensazionalistici e “profezie riciclate”.
Personalmente, dopo anni ad ascoltare storie apocalittiche di ogni tipo vedo un modello:
La gente raramente crolla per ciò che
realmente accade, ma per ciò che immagina accadrà.
Vedremo una “nuova luce” nel cielo che cambierà la storia?
Forse sì. Forse una supernova, una cometa spettacolare o un segnale inequivocabile di vita fuori dalla Terra.
Sarà esattamente come lo descrivono le pagine internet su Baba Vanga? Probabilmente no.
Quello che so è questo:
Ogni volta che guardiamo il cielo cercando extraterrestri, guerre o salvezza magica, guardiamo anche, senza volerlo, il nostro stesso riflesso.
E quello, ti piaccia o no, è il contatto più importante che avrai in questa vita.
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