- Vlado Taneski: Il giornalista che è diventato criminale
- I crimini che hanno scosso Kicevo
- La caduta del cronista
- Un finale tragico
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Vlado Taneski: Il giornalista che è diventato criminale
Vlado Taneski è stato un giornalista di cronaca nera della Macedonia, noto per i suoi reportage scioccanti su una serie di omicidi che hanno sconvolto la sua piccola città di Kicevo tra il 2003 e il 2008.
Tuttavia, la sua carriera ha preso una piega oscura quando le autorità hanno scoperto che lui stesso era il responsabile di quei crimini.
La storia di Taneski è una miscela di ambizione, oscurità e tragedia, che si è culminata nel suo suicidio in prigione, lasciando dietro di sé una scia di orrore e confusione.
I crimini che hanno scosso Kicevo
Tra il 2004 e il 2008, tre donne anziane, tutte impiegate come addette alle pulizie, furono brutalmente assassinate e i loro corpi gettati in sacchi di plastica. Taneski coprì questi casi con un dettaglio inquietante, offrendo informazioni che solo l'assassino o gli investigatori potevano avere.
Ogni articolo che scriveva non solo attirava l'attenzione del pubblico, ma anche il sospetto della polizia.
La precisione dei suoi reportage, che includevano dettagli sul luogo dei crimini e le condizioni delle vittime, portò gli investigatori a pensare che qualcuno all'interno del cerchio ristretto dell'indagine stesse filtrando informazioni, ma non avrebbero mai immaginato che il colpevole fosse proprio il giornalista.
La caduta del cronista
A mano che aumentavano i sospetti su Taneski, il suo successo come giornalista si sgretolò. Divenne un paria nel mondo del giornalismo, relegato a coprire notizie meno importanti.
In un tentativo disperato di recuperare il suo prestigio, divenne il mostro che aveva descritto nei suoi stessi racconti. Il suo sfrenato comportamento culminò con l'omicidio di tre donne, guadagnandosi così il soprannome di "Il mostro di Kicevo".
La polizia alla fine lo arrestò nel 2008, quando le prove del DNA e altri indizi lo incriminarono in modo inconfutabile.
Un finale tragico
La storia di Taneski terminò in modo brusco e tragico. Nella sua cella, lasciò una nota scritta a mano che diceva: "Non ho commesso quegli omicidi". Tuttavia, le prove contro di lui erano schiaccianti.
Il 22 giugno 2008, il suo corpo fu trovato nel bagno del carcere, con segni di suicidio.
La morte di Taneski non solo chiuse un oscuro capitolo nella storia criminale della Macedonia, ma lasciò molti a chiedersi come un uomo che aveva dedicato la sua vita a informare sul crimine potesse diventare uno dei più noti assassini del suo paese.
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