- Ridefinire il benessere: oltre il PIL
- Più che cifre: il potere delle connessioni umane
- Un approccio integrale al fiorire
- La comunità come pezzo chiave del benessere
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Ridefinire il benessere: oltre il PIL
In un mondo dove il prodotto interno lordo (PIL) è spesso il re delle metriche, uno studio globale si è lanciato a mettere in discussione questa monarchia numerica.
Stiamo misurando ciò che conta davvero? Spoiler: probabilmente no! Lo Studio Globale sul Fiorire (GFS) ci invita a guardare oltre le cifre economiche per comprendere cosa significa davvero vivere bene.
Questo studio massiccio, guidato dalle menti brillanti di Tyler VanderWeele e Byron Johnson, ha messo a fuoco più di 200.000 persone in 22 paesi. Qual è l'obiettivo?
Scoprire come le persone fioriscono in contesti diversi. E no, non si tratta solo di quanti soldi hanno in banca. Qui entrano in gioco la felicità, le relazioni, il senso della vita e persino la spiritualità!
Più che cifre: il potere delle connessioni umane
Surpresa! Non è solo il salario a renderci felici. Lo studio mostra che le relazioni forti, la partecipazione a comunità religiose e trovare uno scopo nella vita giocano un ruolo cruciale nel nostro benessere.
Immagina questo: le persone sposate riportano un benessere medio di 7,34 punti, superando i single con 6,92. Sarà che l'amore guarisce davvero tutto? Beh, almeno sembra aiutare.
Ma, non è tutto rose e fiori. La solitudine e la mancanza di scopo si correlano con una minore percezione del benessere. Qui è dove le politiche governative dovrebbero intervenire, secondo gli esperti. Dimentichiamoci dei freddi numeri per un momento! Abbiamo bisogno di politiche che si concentrino sul benessere integrale delle persone.
Un approccio integrale al fiorire
Il concetto di "fioritura" proposto dal GFS è come un'insalata di benessere: include un po' di tutto. Dai redditi alla salute mentale, passando per il senso della vita e la sicurezza finanziaria. È un approccio integrale che non esclude nessuno! E infatti, secondo i ricercatori, non fioriamo mai al 100%, c'è sempre spazio per migliorare.
Dati curiosi dello studio rivelano che le persone anziane tendono a riportare un maggiore benessere rispetto ai più giovani. Ma attenzione, non è una regola universale. In paesi come la Spagna, i giovani e gli anziani sono quelli che si sentono più appagati, mentre quelli di mezza età sembrano avere una crisi d'identità.
La comunità come pezzo chiave del benessere
Aquí va un dato jugoso: la asistencia a servicios religiosos eleva el bienestar promedio a 7,67 puntos, frente a 6,86 en quienes no asisten. ¿Será que hay algo en el canto de los himnos que nos hace sentir mejor? Los investigadores sugieren que estos espacios comunitarios ofrecen un sentido de pertenencia que contribuye a nuestro florecimiento.
Lo studio non solo ci invita a ripensare le nostre metriche di benessere, ma anche a riscoprire il valore della comunità. È un invito a mettere da parte l'ossessione per i numeri e a concentrarci su ciò che conta davvero: il benessere umano in tutta la sua complessità.
Quindi, la prossima volta che pensi al benessere, ricorda che non tutto è una questione di cifre; a volte, ciò di cui abbiamo davvero bisogno è un po' più di connessione umana.
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